GLI UFFICI ENI – SAN DONATO MILANESE
Il Palazzo ENI di San Donato Milanese era stato progettato da Marcello Nizzoli e Mario Olivieri seguendo il pensiero di Enrico Mattei, che per la sua azienda voleva uno spazio vivo, dove si accostassero zone dedicate al lavoro ad altre al relax. Mattei aveva voluto conoscere Borsani avendone apprezzato certe realizzazioni di studi professionali. L’imprenditore era colpito dalla sobria eleganza e dal gusto moderno, in un’epoca, gli anni ’50, in cui queste tipologie di ambienti erano ancora dominate dalla retorica del mobile in stile (al contrario degli spazi d’abitazione, già avviati verso la ridefinizione in chiave moderna). La soluzione che nel 1956 Osvaldo Borsani (che nel frattempo aveva dato vita a Tecno) progetta per Mattei vede in primo piano il dominio di un materiale caldo come il legno (utilizzato tanto per le scrivanie quanto per le pareti divisorie) e l’inserimento di una vasta gamma di oggetti di arredo. Parliamo soprattutto delle pareti attrezzate, delle armadiature a parete e della scrivania T96, la migliore soluzione per stanze a pianta poligonale, e che da San Donato confluirà nel catalogo di Tecno, fondata tre anni prima.