VILLA BORSANI 1943

Con il progetto di Villa Borsani a Varedo, nel 1940, il genio creativo di Osvaldo Borsani è alla sua la piena maturità. In questa dimora con giardino, adiacente alla neonata fabbrica Atelier ABV, Borsani porta a sintesi la sua visione progettuale: pur restando fedele alla sobrietà e al rigore degli stilemi razionalisti, ne rompe la severità. Negli esterni (a partire dal cancello d’ingresso), ma soprattutto negli interni, dove troviamo una rilettura in chiave contemporanea del linguaggio déco appreso all’interno dell’Atelier Borsani. Completa il tutto l’inserimento di opere firmate da maestri dell’arte contemporanea: è di Agenore Fabbri la scultura posta al fondo della scala, mentre a Lucio Fontana sono affidati i bassorilievi del camino. Non è quindi casuale che Villa Borsani sia stata per decenni il luogo del dialogo fra Osvaldo Borsani e i suoi “collaboratori eccellenti”: Gio Ponti, Arnaldo e Giò Pomodoro, Ugo Mulas, Roberto Crippa, Aligi Sassu, Fausto Melotti oltre naturalmente ad Agenore Fabbri e Lucio Fontana.

VILLA BORSANI OGGI

Villa Borsani oggi è la sede dell’Archivio Osvaldo Borsani ed è considerata un gioiello dell’architettura moderna, “paragonabile per importanza e atmosfera a capolavori da poco riscoperti come Villa Necchi Campiglio” (cit. M. Giberti, Living, 2013).